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Leadership e prontezza di un Project Manager: “On avance, et on s’adapte”

Napoleone
Coaching / Learning Strategies / Motivation

Leadership e prontezza di un Project Manager: “On avance, et on s’adapte”

Napoleone Bonaparte, uno dei più grandi strateghi della storia, era solito dire prima di una battaglia: On avance, et on s’adapte (Si comincia e poi si vede). Questa frase incarna un principio essenziale della leadership e della gestione dei progetti: la prontezza all’azione accompagnata dalla capacità di adattamento.

Il ruolo della leadership nel Project Management

Un Project Manager (PM) deve essere un leader capace di prendere decisioni rapide, basate su informazioni incomplete, e guidare il team attraverso l’incertezza. La leadership in questo contesto non significa semplicemente dare ordini, ma ispirare fiducia, motivare le persone e costruire un ambiente in cui il cambiamento non sia temuto, ma accettato come parte del processo.

L’importanza della prontezza e dell’adattabilità

Molti progetti, soprattutto quelli innovativi o tecnologicamente complessi, si sviluppano in un contesto di incertezza. Le specifiche possono cambiare, le tecnologie possono evolversi, le priorità aziendali possono mutare. Un PM che si aspetta un percorso lineare e privo di ostacoli è destinato al fallimento. Proprio come un generale in battaglia, il PM deve avanzare con un piano, ma essere pronto a modificarlo di fronte agli imprevisti.

“Si comincia e poi si vede”: Pro e Contro

Questo approccio ha vantaggi e rischi:

  • Pro: Permette di evitare la paralisi decisionale, riduce il tempo sprecato in pianificazioni eccessive e aiuta il team a concentrarsi su risultati concreti.
  • Contro: Senza un equilibrio tra azione e pianificazione, si rischia di prendere decisioni affrettate e di non prevedere rischi critici.

Come applicare il Principio di Napoleone al Project Management

  1. Pianificare in modo agile: Definire una strategia iniziale ma accettare che dovrà essere adattata strada facendo.
  2. Promuovere una cultura di flessibilità: Incoraggiare il team ad accogliere il cambiamento come parte integrante del lavoro.
  3. Sviluppare capacità decisionali rapide: Basarsi su dati disponibili, ma non aspettare certezze assolute per agire.
  4. Gestire i rischi con un approccio dinamico: Non eliminare ogni rischio prima di iniziare, ma avere piani di mitigazione pronti.

Essere un PM efficace significa essere pronti a muoversi con determinazione, ma anche saper correggere la rotta quando necessario. La leadership non è solo una questione di visione strategica, ma anche di capacità di adattarsi in tempo reale alle sfide del progetto. Come diceva Napoleone, “On avance, et on s’adapte” – e questo è più vero che mai nel mondo dinamico della gestione dei progetti.